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martedì 5 aprile 2011

NO MAN’S LAND




Terra di nessuno, questa è l’Italia di oggi. A volte un particolare svela una storia come nei film, ma la realtà viene prima del cinema. Tra i tunisini in fuga verso la Francia il TG2 ne ha mostrato uno che zoppicava. Arrancava a scatti, ultimo di un gruppetto ripreso di spalle. Lasciano il loro paese con quello che hanno addosso, forse qualche centinaio di euro in tasca, forti dell’età e della determinazione. Lo hanno fatto molti prima di loro in fuga dal nazismo, le guerre, la fame. Nel brevissimo video il difetto fisico e il coraggio di quel ragazzo restituivano il senso della realtà in tutta la sua crudezza.
L’Italia è diventata terra di transito, senza legge, li lascia arrivare e scappare. Nulla chiede e nulla dà, basta che se ne vadano altrove. Non si sa se è peggiore il cinismo o l’incapacità di un governo che niente ha fatto per gestire una situazione prevedibile, non certo un’emergenza, se non cavalcare il disagio dei migranti e dei cittadini di Lampedusa e le paure dei propri elettori. Un ministro con tutta la famiglia a carico dei contribuenti, ridotto a macchietta da bar può sbeffeggiare chi sta cercando di costruirsi un futuro.
Nella terra di nessuno scorrazza liberamente anche un raider padrone dei media e della politica. Le sue guardie ben pagate dai contribuenti insultano i giudici, facendo loro sì un uso criminoso della TV pubblica. Con una faccia luciferina che dice molto su ciò che sta accadendo, l’ultimo di questi azzeccagarbugli ci ha spiegato che è legittimo sostenere la versione del premier impegnato a scongiurare l’incidente diplomatico con l’Egitto. Che sia una tesi falsa e ridicola non ha nessuna importanza, il parlamento certifica. Per salvarci ci vorrebbero i Caschi Blu.

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