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domenica 29 gennaio 2012

Dopo due settimane di tregua arriva il tempo cattivo. Il relitto della Concordia si muove.

Per il maltempo sono state interrotte tutte le operazioni intorno al relitto della Costa Concordia. Lo scirocco sta alzando il mare e per domani è previsto vento forte in rotazione da nord-est. Ieri intanto è stata ritrovata la salma di uno dei dispersi. Si tratta di una cameriera peruviana. Il bilancio delle vittime, che il Commissario all’emergenza Gabrielli ha dichiarato oggi essere definitivo, sale così a 33 persone tra cui 17 dispersi. Uno dei corpi ritrovati non è stato ancora identificato. Le operazioni di prelievo delle 2.200 tonnellate di gasolio cominceranno appena il tempo si sarà rimesso. E quindi non molto presto stando alle previsioni che almeno per tutta la prossima settimana sono pessime. I sommozzatori della SMIT si sono immersi ieri e hanno preparato le valvole dove saranno attaccate le tubature di aspirazione e immissione di vapore nei tre serbatoi di prua, i più grandi e primi a essere svuotati. La previsione è di 28 giorni effettivi di lavoro. Questo significa di tempo bello, più uno o due giorni di preparazione con il pontone di appoggio trainato in porto e poi riposizionato a fianco del relitto.
Durante la notte la prua della nave si è spostata di oltre quattro centimetri. Spostamenti fisiologici visto che non appoggia, ma è sospesa. Va detto però che non è stato ancora creato un modello di studio. Come ha spiegato il responsabile del rilevamento potrebbe trattarsi di spostamento, scivolamento o deformazione oppure di un insieme dei tre fenomeni.
La Costa Crociere sta lavorando alla preparazione del capitolato di gara per la rimozione del relitto. Si prevedono due mesi di tempo prima dell’appalto e poi altri otto per la realizzazione del progetto. La Concordia resterà dunque davanti al porto del Giglio per almeno un anno con tutte le conseguenze che questo comporta sulla vita dell’isola. A meno che la natura non vinca trascinando a fondo la carcassa. Possibilità negata dal commissario, ma non dagli isolani che sanno come il mare di scirocco possa avere una forza devastante.
L’estate è alle porte e sarà impossibile reggere il normale afflusso di turisti in un porto che è un cantiere aperto, completamente occupato dai mezzi di soccorso e di lavoro.
Tra gli isolani, ancora sotto choc per quanto è avvenuto, al dolore si sovrappone la preoccupazione per una stagione turistica che sarà in parte compromessa, almeno per le attività legate alla nautica.

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