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sabato 21 gennaio 2012

Scoppiano le cariche esplosive, si aprono altri varchi nella nave.

Sul porto si sente sempre di più parlare olandese. Dovrebbero cominciare oggi le operazioni preparatorie per lo svuotamento delle cisterne di gasolio della Concordia. I tecnici della Simt, tutti giovanissimi con le loro tute arancioni sporche di grasso sembrano apprezzare gli abbondanti pasti della mensa allestita dalla protezione civile nelle scuole. Le vecchie donne di castello mandano giù ogni giorno torte fatte in casa per “quei poveri ragazzi che rischiano la vita” lavorando alla nave.
Ieri hanno detto che le ricerche erano state interrotte per il movimento del relitto, 5/7 millimetri. In realtà nel primo pomeriggio i sommozzatori erano sotto la poppa. Lo scafo è appoggiato per quasi tutta la sua lunghezza sul basso fondale. Tranne piccoli assestamenti per ora non si muove. Il mare è un olio e il tempo primaverile, per fortuna. L’alba è stata chiara e tersa, alle prime luci dal porto e dalle acque circostanti le imbarcazioni di soccorso si sono riavvicinate come tanti piccoli moscerini all’enorme carcassa. Mentre i giornalisti cominciano al ripartire, i gigliesi temono ora solo il mare grosso.
In questo momento, sono le 9.31, si è sentito il colpo di una carica esplosiva fatta saltare per aprire un nuovo varco nelle strutture della nave. Forse hanno individuato qualcosa.

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